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lunedì 29 dicembre 2014

Magliette luride







 

Ho iniziato a scrivere  questo blog in orari insoliti, in piena notte, con ispirazioni nostalgiche.
Mi vengono così, di getto e spesso commetto degli errori di ripetizioni, di ortografia da tastiera.
Non è mia abitudine rileggere subito quanto scritto, lo faccio sempre uno, due giorni dopo.
Che dico, mesi.
Faccio parte di quel gruppo suonato a dovere con più rintocchi del campanile di Giotto, che porta maglie luride, sgualcite dal sudore e dal tempo che strappa piccoli brandelli ad ogni lavaggio.
Solo di recente, convinto da mia moglie, mi sono deciso a gettar via le mie prime bende per le mani: più che reliquie, pezzi di stoffa in decomposizione che non facevano neanche più il loro dovere. Neanche avessi fatto il titolo mondiale con quelle fasce.
Eppure, nei periodi delle epistassi da cazzotto, sono servite anche da fazzoletti tampone.
Bendaggi che avevano più di vent'anni.
Le volevo riciclare trasformandole in scaletta pliometrica, ho provato con  del nastro adesivo ma erano così consumate che a vederle stese a terra mettevano un po' di tristezza e  buona dose di nausea.
Lancio vincente nella pattumiera dell'indifferenziato.
Mi  restano i guantini da sacco "vis", consumati anch'essi, senza più il colore originale, ma ancora utili allo scopo.
Sono convinto che se qualcuno dovesse portarli vicino al viso e sbadatamente dovesse fare una bella inspirazione, di certo sperimenterebbe un'anestesia vecchia maniera, come con l'etere.
Dopo gli allenamenti li metto a prendere aria sul balcone, a volte ci infilo della carta assorbente, ma resta il fatto che tutti i guantoni alla lunga, si impregnano di odori acri, a tratti disgustosi peggio delle scarpe vecchie.

Ragazzi dalle magliette di cotone sgualcite e consumate, guantoni puzzolenti,  nasi schiacciati, qualche livido sul viso e la testa sempre piena di sogni.

Mi sono rotto le sfere di tutti gli auguri che girano, da dietro, da sotto e da sopra, solo che ho ancora il tatto di non dire che non mi interessano questi scambi ossessivi ma di che, poi.
Attendo giorni comuni per saluti comuni, forse, più sinceri.
Faccio il conto alla rovescia per il rientro in palestra, ieri mi sono sottoposto a manipolazioni osteopatiche e oltre la postura, è migliorato anche l'umore.
Avevo provato ad allenarmi a casa due giorni fa, ma non è stata una scelta saggia, solo smanie gestite male.
Riposo.



domenica 28 dicembre 2014

Atri, anno 2007 forse






Tovicepa ha iniziato giovanissimo la pratica della kick-boxing con Mimmo Falconi.

Mimmo era nella sua amata terra cubana ed io ero a sostituirlo in palestra, alle lezioni di kick, cui partecipava anche questo simpatico demonio.
Ragazzo molto dotato fisicamente, coriaceo, occhi di ghiaccio, sguardo da bullo che ti prende per il culo anche quando sembra serio.
Il momento della doccia, da piacevole, era diventato momento di terrore per qualche ragazzo preso di mira; durante gli allenamenti è arrivato a spegnere la luce per abbassare  tute qua e là e goliardate simili.
Durante le sessioni ai colpitori mostrava una una forza esplosiva fuori dal comune, nello sparring una soglia del dolore molto elevata, per mantenere poi, dei tempi di attenzione brevi.
Per abbatterlo, non sarebbe bastato sparargli alle spalle.
La palestra per questo ragazzo ragazzo, più che luogo dove apprendere una disciplina, era una specie di parco giochi per più grandi.
Se avesse scelto un'arte orientale, di quelle formali con saluti  e ventisette inchini a sera, lo avrebbero mandato via di certo.
Avevo percepito un talento in lui, non avevo capito di che genere, se da sportivo,  da futuro ultras di sezioni violente o da gangster.
Il tempo passava ed il ragazzo sembrava maturare, ma la sua indole burlona e guascona restava come un'ombra.
Io inziavo ad affezionarmi e le sue poche assenze agli allenamenti mi pesavano quanto sarebbe mancato a Cus D'Amato non avere il suo  Mike in palestra.
Con il tempo siamo diventati amici, abbiamo seguito dei corsi insieme, mi pare  avesse iniziato un percorso mai terminato come operatore di sicurezza per nei parchi giochi per bambini. Sorrido.
Il mio amore per la Boxe è stato contagioso: Vito  si è allenato con Luciano Caioni per imparare la Nobile Arte.
Il primo match lo ha disputato ad Atri, nel 2007, almeno credo.
In una fredda e anomala serata estiva, tanto che la mia compagna e futura moglie, aveva comperato una felpa di fortuna con il canarino Titti, ci siamo ritrovati nella bella piazza atriana, per un evento per noi importante quanto un titolo mondiale.
Il burbero Maestro Luciano aveva acconsentito alla mia richiesta di far parte dell'angolo del mio pupillo.
Pronti per l'attesa riunione pugilistica, iniziano le presentazioni con i convenevoli...Gli incontri non potevano avere inizio poichè lo staff aveva dimenticato i guantoni a Roseto.
L'ambiente del Pugilato è questo, sciagurati, storti e sottosopra, ma sempre pronti ad improvvisare l'improvvisazione stessa.
Tovicepa quella sera, nonostante l'emozione, ha vinto ai punti.
La madre lo avrebbe voluto a lezioni di trombone o di sassofono.

Ad oggi ci sentiamo spesso per telefono e quando ha tempo, viene volentieri ad allenarsi.
La sua carriera agonisticaè stata breve, nella boxe non basta essere forti, servono tantissimi ingredienti che non sempre si riescono a trovare.






Ballerine







Solo chi ha praticato la danza sa quanto è dura. Esercizi quotidiani alla ricerca della perfezione , che forse, non arriverà mai. Ambiente severo, a tratti disumano,  in un equilibrio psicofisico messo in discussione più volte dai giochini perversi dell'anoressia e della bulimia.

 I pugili sono perennemente affamati per fare il peso prima di un incontro, poi,  fatto il match, tornano ad un regime alimentare più o meno regolare, con eccessi tipici della categoria.
Le ballerine (così come i ballerini di sesso maschile), vivono con tutt'altra disciplina, in uno stile di vita essenziale e spartano, lontano dai canoni di vita che hanno gli sportivi blasonati.

Diversa situazione se parliamo della versione "amatoriale", dura, ma più "clemente" con lo stile di vita dei ballerini.

Ho la fortuna di conoscere una Persona speciale, una Mamma che trasmette ogni giorno alla figlia la sua passione per la danza.
 Punta di un iceberg.
Infermiera, Volontaria in missioni d'Amore, scrittrice, attrice di teatro...

Quando tornerà da queste parti, se ci sarà mai tempo, mi farò raccontare il suo Mondo,non solo nei viaggi, ma anche quello triste che lei contribuisce a rendere felice.
A presto avventuriera, al prossimo nascondino.


sabato 27 dicembre 2014

Si impara ad insegnare insegnando, forse.








" Si impara ad insegnare insegnando"
S.M



Devo molto a Domenico Falconi, mio amico e Maestro di kick- boxing.

Ho frequentato  la sua palestra negli anni 90, all'epoca dalle nostri parti le arti lottatorie che prevedevano l'uso dei calci non erano molto popolari.

Mimmo in tal senso, è stato un pioniere della kick boxing e della muay thai a Giulianova e dintorni.
Dopo un paio di anni di allenamenti assidui ( con mia gran fatica ad imparare i calci...), arriva la proposta:
"Se mi dai una mano ad insegnare ti lascio la palestra gratis, ho tanti iscritti e vorrei creare un turno per principianti del quale tu sarai il responsabile. Ok?"
Ovviamente ho accettato e negli anni sono andato in giro per l'Italia frequentando svariati stage, anche di arti che poco avevano a che fare con quello che praticavo.
Ho conosciuto diversi Maestri, alcuni autentici guerrieri,  altri, buoni intrattenitori con tanto di certificato.
 La parte più importante l'ho imparata "a mie spese", praticando sessioni di sparring a pieno contatto con l'uso dei calci che ho appreso quasi a forza. Alla fine.
Mimmo è laureato in scienze motorie, mi ha dato tante dritte in anatomia e fisiologia sportiva.
Di mio, sono abbastanza umile, ho cercato di carpire tante nozioni per poi adattarle alle mie lezioni future.
Il movente della storia è la passione.




Ho tenuto lezioni in diverse palestre, a Giulianova, a Mosciano e Tortoreto.
Sono riuscito ad organizzare stage condotti da me ed una delle soddisfazioni più grandi è stata quella di formare nuovi istruttori per il krav maga, di cui l'ultimo, grazie alla disponibilità di Paolo (Cuore Alto), che mi ha dato carta bianca per l'utilizzo della palestra di Pugilato di Giulianova.


Oggi, 27 dicembre 2014 non so a se la pratica del pugilato sia ancora fattibile, anche se le mie sessioni di sparring sono soft e le riprese ammontano a tre o quattro; purtroppo, grazie ad una capriola eseguita  da idiota circense, ho riportato un trauma cui non ho dato peso.

I sintomi, come un buon treno italiano, sono arrivati quattro giorni dopo, costringendomi a fare delle indagini.
Ho una colonna cervicale ridotta male da traumi pregressi, con macro ernie e frutta candita,  la quarta vertebra cervicale sposizionata...  Almeno così pare dalla tac e risonanze eseguite.
Mi è stato "proibita" anche la parte soft del pugilato. La medicina... Sorrido.
Aspetto che passino le feste e insieme ad esse i malanni.
Essere troppo cauti è più pericoloso di quanto si possa credere.
Il fatto, è che ho ancora tanto da imparare sul Pugilato.

Al mio Maestro Goffredo.

Grazie a Mimmo Falconi, Amico e Maestro di Arti Marziali

Grazie a Giuseppe Palma, Presidente FIKM

Grazie a Josè Pincay Velez che si è occupato della mia formazione nel KM.

Intanto penso e scrivo, almeno il riposo forzato ha più senso.




Grazie sempre a Paolo.

"Anche quando non sono in palestra, mi alleno. Faccio piegamenti in soggiorno con i miei figli sulla schiena o sulle spalle,ancora sono leggeri, il vuoto in camera e mia moglie che si incazza che sporco di sudore...."




 





 


 




 







venerdì 26 dicembre 2014

2 Mani x la Vita




http://www.2manixlavita.it/

http://www.salvamentoacademy.it/

Devo un grazie sincero a Filomena,che parlandomi del progetto del Dr Piergiorgio Casaccia , mi ha dato la possibilità di far parte di questo straordinario Gruppo di Eroi salvaBimbi. E non solo.

Persone fortemente motivate a formare più gente possibile riguardo le disostruzioni delle vie aeree nei bambini.
Le ostruzioni delle vie aeree nei bambini, sono causa di svariate morti evitabili.
Giornate di festa diventate tragedia, genitori e nonni privati delle loro ragioni di vita in pochissimi istanti.

Non molto convinto, mi sono preso giorni di riflessione prima di accettare il percorso che mi veniva proposto.
Nello stesso periodo avevo un corso per esperti di allenamento funzionale nel Pugilato...
" E falla finita, hai più corsi tu di un'insegnante di educazione fisica... " Bello fare l'istruttore di primo soccorso..."
Queste le parole di mia moglie.
La convinzione tardava ad arrivare, così come la motivazione.
Eppure stentavo a dare disdetta.. Chi mi conosce bene, sa che non ho peli sulla lingua e che la diplomazia non mi appartiene affatto (il dubbio delle scelte importanti).
E Comunque Piergiorgio Casaccia, ci ha illustrato per bene il progetto, i costi iniziali, le aspettative, senza dimenticare l'entusiasmo in una dose di quelle che ti fidi e ti butti dentro anche tu... Per una Causa onorevole, di cui andar fieri a vita.
Quelle poche situazioni dove ci si può dar da soli la pacca sulla spalla.

Vi risparmio i piccoli passi e le varie vicende. La squadra è pronta a formare la gente comune sulle manovre di disostruzione delle vie aeree nei bambini e  corsi per operatori PBLS-D .

Piergiorgio, Medico di pronto soccorso, fondatore e leader, Simona, Infermiera libera professionista e Presidente (Sorridente)dell'associazione, Sabatino, Informatico (Passionale dal cuore grande) e "intelligence" del gruppo, senza Lui, come dice sempre Piergiorgio, saremmo una banda di scarp-sciudd (scarpe sciolte), Gianni, Responsabile Protezione Civile e Formatore, Alessandro, Oss con un passato di clown-terapia, Cristina, Infermiera di pronto soccorso e 118, io, Infermiere di pronto soccorso e 118.
Strada facendo, si sono aggiunti altri validi operatori, di cui scriverò strada facendo.

Perché in questo blog?
Il Pugilato che intende Paolo, non finisce in Palestra.
Se non avessi seguito questo percorso avrei avuto grossi rimpianti.
Anche l'allenamento in palestra, ora è più "sicuro", la didattica di Salvamento Academy", è molto pratica, applicabile da subito "sul campo di battaglia", come piace a me.
Lungimirante e propositivo il nostro Leader, Piergiorgio, ha unito professionalità e umanità che spesso in tali contesti manca.


Grazie a tutti.

Cuore Alto e 2 Mani x la Vita






mercoledì 24 dicembre 2014

Paolo

Non sarà un problema per i non pugili sapere che a Natale noi non ci scambiamo ipocriti Auguri ma una Sfida a chi si ripresenta al prossimo duro allenamento sul ring! Del resto del Vangelo a noi piace solo la parte in cui "Cristo abbracciò il bastone per scacciare i mercanti dal tempio" e leggendo in metafora usiamo i cazzotti per allontanare da noi i pigri, pavidi ed indolenti ! Domani nel Presepe nasca un nuovo Combattente. La preghiera la lasciamo agli spettatori della vita modesta. AltoilCuore





Dicembre forse maggio 2915, 13 metri sott'acqua

Dopo una distorsione al ginocchio, ci mise un po' di ghiaccio e successivamente si sparò 15 km di corsa.
Aveva corso una ventina di maratone e comunque, dopo quei 15 km, dovette andare in pronto soccorso, da dove uscì, rassegnato, con un apparecchio gessato, su di una carrozzina spinta dalla moglie.
Una persona comune, per dire normale, non avrebbe corso 15 km con un ginocchio dolorante.
Non è certo un inno solenne al martirio dei fanatici, o allo sport ossessivo, forse un incoraggiamento per chi troppo spesso ostenta vittimismo e non trova via d'uscita, ma solo aperivi cenati.


 Il cugino, qualche anno prima, si era procurato una ferita lacero-contusa e per non rovinare la vacanza a tutta la famiglia, pensò bene di chiudere al volo con della semplice colla.

Un anno fa andarono a pesca in apnea, uno rimase con una pinna, l'altro si fece un paio di crampi mentre risaliva dall'aspetto.

La pinna da turista lo portò a meno 13, poi ebbe qualche difficoltà nel tornare in superficie.
A meno 13 o simili, nel mare croato, ancora oggi racconta di qualche fastidio al condotto uditivo.









martedì 23 dicembre 2014

Selvaggi

Si descrivono come selvaggi, cuori ribelli, primordiali ed essenziali, pronti a scendere sul campo di battaglia, a vincere perché più forti, dotati di forze innate che madre natura, in fase di gran generosità, ha  concesso loro.
Scolpiti nel fisico e nel cuore, non temono i freddi natalizi, le torride giornate di ferragosto e dintorni, in pochi istanti, con un impeccabile stile libero solcano chilometri di mari e di laghi...
La loro Anima, priva di qualsiasi pensiero cattivo, è sempre pronta ad azioni epiche in aiuto del prossimo. Anche se sconosciuto.

Purtroppo, queste creature non esistono, se non negli ideali e nei buoni propositi di alcuni sognatori.
Non saprei se indomiti o incalliti, deliranti o di sana passione.
Alzi la mano, chi almeno una volta, non ha ambito ad essere selvaggio nel corpo e nell'indole, in alcuni istanti, più o meno lunghi della propria esistenza.

I sogni non si calpestano e nessuno li può toccare, ma è la pratica che ci rende migliori.
E selvaggi, forse.

venerdì 19 dicembre 2014

Un metro cubo di violenza

Al pugile somaro dell'anno, a colui che si presta come sacco, a chi si imbosca.
Ecco poi che arriva la scusa ambulante premiata anch'essa.
Intanto il presidente abruzzo boxe fa un simpatico cenno a dire di stringere nelle presentazioni e continuare la buona cena.
Mastro Luciano, mangia e ride.
Discorso epico,come  dagli antichi fasti della Pugilistica Rosetana, del Presidente dei Presidenti....
Il Cuore Alto, ha regalato a tutti la giusta attenzione, grande oratore, ha sapientemente alternato simpatiche prese in giro a passionali onoreficenze.

Grazie Paolo.

Il metro cubo di violenza era per roccia.

Lezione di un Maestro



 Dal Jiu jitsu brasiliano:

Il maestro di Caio Terra lo promosse cintura nera dopo una sua sconfitta. Lui gliene chiese il motivo e il maestro gli rispose:" Caio non ti ho allenato per essere un campione ma per cambiare la vita delle persone come il jiu-jitsu ha cambito la tua".

Scelte personali

Tra lo psichiatra e lo psicologo preferisco lo psichiatra.
La formazione è diversa, lo psichiatra è prima di tutto un medico, che ha conoscenze di anatomia, fisiologia, farmacologia.
 Mente e Corpo.
Non per questo apprezzo tutti gli psichiatri a prescindere, inoltre non è mia intenzione fare un derby tra figure professionali.

Le M.M.A,arti marziali miste, sono complete rispetto alla Boxe dove si usano solo i pugni.

Complete rispetto a che?
Effettivamente, tirare di  calci, pugni, ginocchia, gomiti e lottare è affare per pochi impavidi, valorosi guerrieri del ring.
La Noble Art in tale contesto appare limitata o sminuita, come forse si è sentito Davide di fronte a Golia.
Poi, con un colpo di fionda si è portato in netto vantaggio.
Gli allenamenti per fare anche poche riprese di pugilato, hanno intensità e ritmi indicibili, gioco di gambe senza eguali, dove farfalle con muscoli felini volano e ballano, schivano e colpiscono per vincere, ma anche per dare spettacolo.
Ho visto qualche match di MMA dal vivo e in tv, molto sanguigni ed anche molto tecnici nelle fasi di lotta, eppure, non riesco ad appassionarmi fino in fondo.
Le arti marziali miste non riescono a trasmettermi quel senso di eleganza della boxe, non hanno quel magico gioco di gambe che solo i Pugili hanno e comunque hanno un seguito numeroso, forse anche maggiore della Nobile Arte.
Tra il lupo ed il leone, ho più simpatia per il primo.
Ognuno il suo.






Giovedì 18 Dicembre 2014





giovedì 11 dicembre 2014

II NOVEMBRE 2014

Paolo mi fa condurre la fase del riscaldamento.
Rispetto al solito, con le nuove nozioni, ci sono piccoli cambiamenti nella fase iniziale degli allenamenti. Leggi allenamento funzionale.
Durante la fase "ponte", nelle nostre palestre cerchiamo di evitare tutti i termini in inglese,
scandisco i secondi della posizione  "a ponte" appunto, inizialmente pensavo di farne venti, di secondi...
" Ma che palle... Ma i tuoi secondi non passano mai!!!???

Poco prima di iniziare l'esercizio, le chiedo se fosse pronta.
" Sono nata pronta!"
Durante tutta la lezione non ha avuto attimi di silenzi e neanche di esitazioni, si è allenata in maniera impeccabile.
La ritrovo a fine allenamento, con un sorriso stampato in viso.
 Io, anziché partecipare a boxe defense, mi sono sparato un paio di round con Davide.
" Io ho bisogno di ridere", mentre diceva questo rideva ancora. Sudata e felice.
Questo è lo Spirito del Pugilato della costa.


Il mio Samurai









La cultura e la calma giapponese non mi appartengono, se non nei film.
Padri e figli che si abbracciano un paio di volte nella vita...
Io sarei stato degradato a lustratore di infradito da Samurai collezione autunno senza castagne.
Abbraccio i miei figli venti, trenta volte in una giornata.
Bello il film con Tom Cruise "L'Ultimo Samurai": protagonista un soldato bianco, Cruise, che catturato da un gruppo di Samurai, passa una stagione invernale con essi, avendo tempo e modo di conoscere la loro cultura, il loro vivere quotidiano, basato sulla perfezione,  diventa amico dell' Imperatore Katsumoto (e vissero felici e contenti a fare gare di judo).
Uomo Tradizionalista, ma di lunghe vedute e di grande apertura mentale nei confronti di altre culture.
Un vero Leader Guerriero.
Il mio Samurai, apprezza poco il social web, tanto meno le belle parole.
E' uomo concreto, di  sostanza. Anche quando gli si sono presentate gravi difficoltà , non ha ceduto di un passo, non un lamento, mai un accenno al vittimismo.
Non porto il resoconto nei dettagli perché so che non ama questo tipo di pubblicazioni.
E' sempre lì, da leader ogni giorno, nella sua impegnativa e difficile professione, senza dimenticare la parte più importante che è la famiglia. Se si piega, lo fa giusto per qualche esercizio nella palestra che frequenta.
Tempo fa gli regalai una  katana d'arredo, un piccolo gesto di affetto e di grande stima per uno spirito fin troppo indomito, anche quando dovrebbe venire a compromessi con la propria persona.
Di sorrisi sempre.








martedì 9 dicembre 2014

Apertura mentale

La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.
(Karen Blixen)

I gesti del nuoto sono i più simili al volo. Il mare dà alle braccia quella che l’aria offre alle ali; il nuotatore galleggia sugli abissi del fondo.
(Erri De Luca)


“Il sub si immerge per guardare, l’apneista per guardarsi dentro”
Umberto Pelizzari


... Il consiglio consisteva in un'apertura mentale, ma solo dal proprio  punto di vista.
Aspiranti tiranni o ermetici bigotti. Questo siamo.

E' facile dare buoni consigli quando non si è coinvolti, sempre difficile essere aperti all'opinione altrui.

Il Pugilato moderno  è fatto di strategie costruite volta per volta a misura della battaglia da affrontare, da preparazioni  fisiche funzionali  fin troppo scientifiche.

Eppure l'arte di improvvisare, di essere sempre aperti e pronti a tutto non dovrebbe mancare mai.
Guai se un Pugile non ascoltasse i consigli del proprio Maestro prima del confronto e  nei pochi secondi in cui è all'angolo, tra una ripresa e l'altra,  quando si può avere la chiave di lettura del match.

Sempre elastici, fluidi, mai rigidi, guerrieri intellettuali che tirano cazzotti provenienti dal coraggio e non dalla rabbia, che vanno al tappeto e si rialzano sempre, anche dopo la sconfitta.




Boxe. Signani vs Rifaie sabato 8 novembre

Dopo tanto, grazie ad una provvidenziale registrazione, sono riuscito a vedere un buon match con protagonista un pugile italiano.
Matteo "giaguaro" Signani vs il francese di origine libanese Ahmed Rifaie.
Inizio match con buona tecnica dell'italiano che vede il francese in atti di sbruffonerie, risate ed incitamenti ad essere colpito più forte.
Mi dico, è solo un buffone... O sa il fatto suo....?
Buona la seconda.
L'incontro del francese è un crescendo, senza strafare ma non cede un passo.
Signani non demorde e allo scadere della 12° ripresa manda giù il francese che si rialza ancora prima di cadere con le chiappe a terra. Da vero Guerriero. Suona il gong: l'arbitro lo conta comunque.
Vince ai punti con verdetto unanime, il titolo dell'unione europea, Matteo Signani.

Bravi entrambi gli Atleti. Stili diversi con un bel pugilato da mostare al pubblico.

Ho apprezzato tanto l'abbigliamento del pugile italiano: bel contrasto di colori, rosso su nero, con un pantaloncino non molto largo, direi cucito su misura a risaltare la fisicità felina appunto del giaguaro.
Anche gli italiani possono essere belli e fanatici sul ring.

A seguire Match vincente di Simona Galassi con Alessandro Duran al suo angolo contro un'atleta russa: i sovietici, a prescindere dal valore pugilistico, sono di costituzione fisica forte, quindi atleti difficili da battere.
Sarà la vodka o il freddo a farli uscire così tosti?


lunedì 8 dicembre 2014

Anni di pratica

Uno, due, tre anni di pratica, ridotti poi, ad un paio di allenamenti settimanali compresi di ritardi per sei o sette mesi.
La pratica del pugilato amatoriale è aperta a tutti, sudori e fatiche per quanto duri, non saranno mai come una sessione di guanti, anche se praticata in scioltezza.

Ricordo i miei allenamenti dal lunedì al venerdì alla Pugilistica Rosetana, dalle 5 alle 7 del pomeriggio, ogni tanto con una scusa, come di quelle scolastiche, saltavo.
E poi le corse mattutine di Luciano che risaliva Giulianova paese per la ripida via Montello.

Il futuro non è fatto di ricordi o di buoni propositi, anche se messi per iscritto, ma di quello che si fa.

Nell'odierno, un cuore passionale, incurante del tempo che passa, macina ore di sudori e passioni e a volte stanco, continua comunque.
















Il mare è senza strade, il mare è senza spiegazioni.
(Alessandro Baricco)











domenica 7 dicembre 2014

Cercatori di scuse










La pratica dell'attività sportiva è salutare, regala bellezza, aumenta l'autostima e porta gratis sulla luna senza prevendita in cazzeggio digitale.
La favoletta della vita sana e della buona salute sembra diventata una noiosa ed ostentata pubblicità.
L'attività fisica,  non quella dell'agonismo ossessivo con il narcisismo incorporato, è un mezzo che aiuta il ripristino del nostro schema corporeo, logoro di troppe  modernità.
Mens sana in corpore sano, ma è vero anche il contrario: corpo sano fa buona personalità.
Scindere mente e corpo è la banalità involontaria dell'uomo moderno, quello del click perpetuo e dei social network dei nostri tempi.



La popolazione italiana passa in media un paio d'ore al giorno davanti ad un pc o uno smartphone, altrettante davanti ad un televisore.



La mancanza di tempo, la scusa più usata, spesso è dovuta a percezioni soggettive errate.
Cattiva gestione del tempo, inconcludenza , ozio ostinato , a volte, cause concrete, tengono lontane le persone da una parte importante della loro fisiologia, che è costituita dal muoversi.

Che sia il cammino o il nuoto, l'arrampicata, o quant'altro,  sarebbe simpatico, mettere in atto l'arte dell'introspezione, riflettere, valutare e trovare un po' di tempo per tornare al primordio.
Non  di addominali scolpiti e glutei  marmorei, che restano comunque belli da vedere, ma del fisiologico vivere, come nella boxe, tutto al contrario della logica, della fisiologia e di tante altre cose che in pochi capirebbero, come un caffè non zuccherato.
Quasi un sermone allo sprono di cavalli pigri, ma in fondo, il mondo è bello perché non sono tutti pugili.




giovedì 4 dicembre 2014

Metropolitana

Ho messo piede per la prima volta nella Pugilistica Rosetana quando avevo 12 anni.
Mi ha accompagnato mia Madre, vista la mia insistenza. Mio Padre non era favorevole. (Lo è diventato in seguito, forse.)
In quel posto avrei passato gran parte della mia adolescenza.
In quella Palestra ho conosciuto Goffredo il Maestro, Nico, Emidio, Tullio, Luciano, Roberto, Rino, Danilo, Rocco...
Persone entrate a far parte della mia vita per un lungo lasso di tempo.

Nonostante la mia gran voglia di salire sul ring a fare guanti con i miei coetanei (ne eravamo  quattro o cinque della stessa età), Goffredo, mi ha fatto aspettare quasi un anno; ha preteso che facessi tutte le visite per la pratica agonistica, per poi passare ad un bellissimo periodo di "figure".
Ad oggi se non si è "qualcuno", difficilmente si trova un allenatore disposto ad indossare i guanti da passata in maniera individuale, le attuali metodiche prevedono che le figure si facciano tra gli atleti stessi, che si alternano nei ruoli.

Mi hanno detto che ero un ragazzino promettente con buona dose di coraggio, nonostante fossi magrissimo, con un approccio timido tipico dei figli unici.
Non avevo uno stile pugilistico elegante, bensì un atteggiamento aggressivo, da picchiatore che comunque non mi potevo permettere.

A distanza di anni, mi ritrovo in metropolitana a Roma,  come ai tempi del servizio militare in Aeronautica, per frequentare un corso  di allenamento funzionale nel pugilato.
Per cosa poi?
Per un sogno.

Allenamento funzionale

Non è una moda, come potrebbe sembrare.
E' una grande risorsa in termini di attività fisica, migliora le capacità del corpo di interagire con l'ambiente.
 Nei movimenti di tutti i giorni, anche se spesso non ce ne accorgiamo, viene richiesto un grande controllo corporeo con il coinvolgimento di più articolazioni e distretti muscolari.
Un movimento si dice funzionale quando rispecchia i gesti della vita quotidiana, lavorando in fisiologia, in maniera naturale, grazie alla sinergia di più gruppi muscolari.

La pratica "perfetta" ci rende "perfetti"; l'evoluzione degli  allenamenti moderni è data dall'allenare ogni muscolo secondo la sua azione e la sua funzione.

Nella Boxe, tutto questo c'era già, magari senza troppi criteri scientifici, eppure i vecchi maestri della Nobile Arte, hanno sempre ottenuto risultati con allenamenti unici nel genere, spesso ispirazione di film più o meno famosi.
Sarebbe funzionale  ideare un metodo funzionale per che insegni ad incassare i cazzotti.
Qualche svalvolato ci riesce senza alcun tipo di allenamento.

















 




giovedì 27 novembre 2014

Stage di Pugilato 25/11/2014

L'Arte di "rubare". Tante nozioni, rigorosamente scientifiche: presa di contatto, riscaldamento  per ogni distretto articolare, che al contrario delle fasce muscolari, ha scarsa vascolarizzazione. Esercizi aerobico-specifici, potenza esplosiva, di equilibrio, coordinazione...
Per concludere con un ritorno alla "calma".             
 
 



lunedì 17 novembre 2014

3 Riprese da 3 Minuti 17/11/2014

Allenamento in solitario nella Palestra più bella del Pianeta: 2 km di corsa sul lungomare.
Rientro ed inizio ad alternare esercizi addominali ed allungamenti.
Poi parto con alcune riprese di "vuoto" da tre minuti alternate a riprese di corda.
Paolo ad un tratto mi chiede cosa fare con Federico "Bud" Petrini.
Felice di fare 3 riprese da 3 minuti con lui, mi dico" non so se stasera sono in grado di finirle, tre riprese..."
Faccio la gazzella con il leone, un po' le schivo un po' le prendo, ogni tanto qualche colpo lo porto a segno.
Fortuna che Federico, 95 kg di peso in ventitreenne non è Bud, cattivo fino in fondo.
Alla prossima.

Intanto i Cuori Alti erano in allenamento.

domenica 9 novembre 2014

Senza tempo






Una, forse due maratone nel deserto, ad oggi i suoi tendini non ne vogliono sapere di correre.
In piscina fila liscio e veloce senza ledere una sola goccia d'acqua.
Quando si trasforma in delfino il gesto atletico diventa ancora più bello, accattivante, quasi aggressivo.
Oltre i  cinquanta sui documenti, senza tempo negli annali dei Guerrieri.

Vi sono differenze anche nei caratteri, una vita di parole, una di sudori e sacrifici, di privazioni, disciplina.
L'ozio fa parte di una bellissima porzione della vita, ma essere maestri di questa arte è ammissione di sconfitta.
Ora una dura battaglia che lo vede già vincente, ma non da subito.