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venerdì 30 settembre 2016

Destroide







Il confronto nel Pugilato è un momento importante, evitarlo equivale alla sconfitta di se stessi.
Forse.
Non dobbiamo essere per forza tutti mangiatori di pugni, ma certo è, che resta indigesto il solo guardare uomini cui starebbe bene una quarta di reggiseno. Anche una terza farebbe la sua porca figura.
Ad oggi, i social network permettono a tanti, troppi, di spacciarsi per guerrieri senza alcuna macchia,  neanche quella di caffè sulla camicia appena stirata.
Mars mi richiama mentre camminiamo, "scrivi soltanto le cose belle, metti da parte rabbia e delusioni."
" Sei troppo destroide, chi non ti conosce potrebbe scambiarti per un invasato di destra."
Io sono di destra da sempre, magari l'avrò saputo tardi,  non di quella politica ovviamente, troppi camerati da tastiera.
La destra è la disciplina che cerco di imporre alla mia persona, senza prendermi troppo sul serio, ma se un uomo vale quanto la sua parola, i conti, a volte tornano.
La rivoluzioni sono quelle dei guerrieri, quasi mai dei soldati e se per sovversivi qualcuno intende a violente codardie, è fuori zona.
Così come la  differenza tra soldati e guerrieri di cui sopra, diversa è la motivazione di chi, per obbligo, gode delle albe più belle e chi, senza forzatura alcuna, se non quella delle privazione puramente personale, delle proprie ore di sonno, cerca l'alba ogni volta che può.
Non è poi così importante saper nuotare, salvo poi, scoprire che il non imparare questa arte, sarebbe causa di acidule frustrazioni.

Una guardia pugilistica impostata male dall'inizio, sarebbe causa di molti mali, tradotti in pugni presi in bocca in quantità eccessive.
Così come, non tornano i conti quando ad un bambino piace più mangiare che giocare e se poi, il suo gioco è quello dei rettangoli che hanno mille giochi dentro,  allora, cerco la destra o un bel destro da piazzare alle  schiavizzazioni endemiche.









"Anche io avrei voluto essere il tuo compagno di banco..."
Ti prego, papà, non aggiungere altro."



martedì 27 settembre 2016

Il pugile sul tatami

Se la logica dovesse vincere la boxe soccomberebbe.
Non ci sarebbe  neanche più il panino con il prosciutto cotto e burro in piena estate, il vino in eccesso avrebbe altri effetti e la frittella prenderebbe il posto di un bicchiere d'acqua.



 












Ghigo e Tup consigliano  di non perder tempo nelle spiegazioni a chi ignora per sua volontà.
Spigolare, puntualizzare e spiegazioni illecite, richiedono  troppe energie.
Esistono categorie di umani cui quando accade qualcosa di avverso, a prescindere, è sempre più grave o importante di quello che accade al resto del mondo.
Non si tratta solo di egocentrismo, è pura ansia che trasforma ogni particella in pianeta abitabile con nuove fonti di energie rinnovabili.
Spesso, un singolo concetto ha già la risposta dentro.
La differenza tra una frattura composta ed una scomposta è già nella frase stessa, non serve aggiungere altro.
La differenza tra un pugile ed una ballerina è che la ballerina avrà i suoi connotati per la maggior parte della sua vita se tutto va bene, tra i dolori degli allenamenti e delle estensioni forzate, le dita dei piedi quasi fossero messe a macerare, il faccino, bello o brutto che esso sia, difficilmente subirà grossi traumi.
A tal proposito, volevo ribadire ai detrattori della Noble Art, che, al contrario della danza, le dita dei piedi dei pugili, non saranno mai sottoposte a traumatismi importanti e resteranno  integre.
A volte, sono costretto ad essere criptico e cambiare argomento con una tirata di freno a mano, per evitare qualsiasi tipo di violazione.
E comunque, ogni situazione non è reale ed è inventata nel corso delle notti che verranno.

Una mattina venne quel ragazzo accompagnato dalla madre, la prima impressione è stata da mammocero incallito, (leggi mammone), tanto era pulito il suo viso.
"Non volevo assolutamente.... Erano ubriachi e avevano bastoni di legno, erano in cinque e ne ho stesi tre, sono un Pugile."






martedì 6 settembre 2016

70 minuti


Ho imparato a nuotare nel Mar Ionio che bagna la Messenia, nel Peloponneso, grazie a mio zio, che ha avviato al nuoto me ed i miei cugini grazie al suo essere severo e simpatico allo stesso tempo, donatore di sicurezza e scaccia paure come pochi.
Dall'educazione che ho ricevuto, ho imparato che ci si può permettere la critica solo quando si è bravi almeno a metà nell'argomento del disappunto.




Prima ripresa.
Il match che vorrei vedere sarebbe quello tra il mare e la montagna.
Io tifo sporco per il mare, ma la montagna, non cederà un passo.
Certo che a subire l'insulto senza cognizione di causa è dura da metabolizzare, il ceffone educativo fa capolino e il bufaloneurone si trattiene a stento.
Merdocan è una nuova razza canina che abbaia per nulla, per nessun motivo sensato, se non quello, di appartenere a razze di taglia piccola.
In altra sponda, senza mancar di rispetto, sorridiamo ai dentisti più svariate ed eventuali figure e figurine, convinte di esser operatori d'emergenza e l'equilibrio ha il suo ritorno.
Quella sera, avevamo perso la parola, eppure non siamo nuovi a serate del genere.
Anche la fatica ha avuto il suo ruolo da primadonna, la mia mano destra era più che dolorante, a tratti addormentata, una strana cefalea che stentava ad abbandonarmi.
Elicabav, provato nell'animo e nel corpo, mi ha preso una bottiglietta d'acqua fresca,
Più del possibile era stato fatto, o forse no, a me sembra sempre poco quando perdiamo. Sembrava fossimo usciti da una sauna, tanto eravamo zuppi.
Un  innocente, fin troppo giovane e disperato abbraccio  mi è rimasto.
Pausa di  sessanta secondi all'angolo. Angolo blu.



Se altri occhi avessero visto, se altre braccia, gambe e schiene avessero affrontato quei posti, ora ci sarebbero tante rinunce per quelle offerte di lavoro per aspiranti supereroi.
E i saggi, quelli resterebbero in silenzio.
Ultima ripresa
Capricci e piacevoli ribellioni una sera alla Boxe tortoretana, poi i saluti, gli abbracci, le richieste di tornare.
E poi, una sera mi ritrovo a fare guanti con un giovane stronzo, che appena può lancia delle bordate incredibili. eppure, il suo stile, nonostante la giovane età, era scarso, il suo pugilato brutto da vedere.
Altra sera, nella Palestra più bella del Mondo mi ritrovo con l'amico dello stronzo.
ovviamente stronzo al quadrato.
Gli spiego che è un turno per amatori e che comunque, anche se ci fossero stati campioni, durante la lezione degli amatori, i guanti, leggi sparring, si fanno in scioltezza e basta.
Ecco la conferma della potenza matematica.
Bordate da ultima ripresa con sorriso falso d'autore, finché mi sfilo il paradenti e chiedo se volesse una ginocchiata in bocca.
va via senza aspettare il turno agonisti.
Noi, siamo di altra pasta, io preferisco quella asciutta.
Al momento non posso permettermi uno sparring a pieno contatto,  per mancanza di allenamento, ma soprattutto per nuove disposizioni della mia colonna cervicale, pare che il mio nuovo assetto posturale non sia a norma.
A tal proposito, poche sere fa, l'eterno ragazzo cubano, mi ha ricordato gli sparring di kick senza caschetti... Altre colonne.
Sorrido.

Non sapeva camminare, ha imparato prima a correre.

"Quando ho smesso di fumare correvo 12 km tre volte la settimana, poi guardavo le sigarette e gli dicevo: vinco io."
Roberto







Il Cartaginese viaggiatore di Grecia

"Vado in Grecia perché ritrovo sensazioni che provavo da bambino".




La sua voce profonda, anche nello scazzo, mi piace, è pervasa di un fascinoso cinismo a volte, altre, da simpatica e cruda onestà.

Esiste una sorta di nuovo gioco di rimbalzo, di tennis non quello da spiaggia, ma di bidoni e responsabilità  da rifilare al prossimo,al collega, sottoposto o superiore che sia, a volte, si gioca anche tra amici fraterni.
Alcuni si elevano data la troppa mediocrità, altri si elevano e basta.
Gli eroi esistono, hanno varie divise e colori, neanche bellissime in vero, a volte sgualcite, diverse dalle aspettative che si hanno della divisa.
Se la dignità venisse misurata con la soglia del dolore, ne resterebbe ben poca in giro, spesso percezioni alterate vincono per k.o alla prima ripresa sul senso logico, la dignità preferisce disertare il match.
 Un paio di settimane fa, per la prima volta, ho mangiato un hamburger in panino  con carne di canguro.
Il giorno dopo, avrei sperato di essere più elastico e scattante, forse, avrei dovuto mangiare carne di codardo, ne vedo qualcuno che corre una meraviglia senza eseguire nessun tipo di allenamento.

Spesso arriva al lavoro con graffi e tumefazioni al viso, in genere fa cinque o sei riprese di "guanti"con gli agonisti.
Quando l'ho conosciuto pensavo fosse un "favorito" della palestra, con guanti  controllati se non pilotati per via della professione medica, che qualcuno ancora vede come pratica dell'Olimpo.
A 58 anni suonati, con un elegante savoir faire  riconducibile all'ambient del cazzotto, il ragazzo in questione, non si risparmia dal dare e prendere pugni con gente che sul ring ha  ritmi molto pericolosi ed età un attimino più agevolate per tali pratiche.
In genere, l'agonista, ha un solo pensiero: allenarsi per vincere e dare il meglio.
L'amatore ha le battaglie della giornata che contribuiscono a zavorrare sogni e cassetti, le età e le notti insonni a complicare il tutto.
Certo, la pratica del golf, seppur di precisione, sarebbe un tantino più semplice, ma la Noble Art ha un altro valore, non è per tutti.
Tutti, oramai, possono allenarsi nelle palestre di Pugilato, non tutti possono essere in Pugili.
Intanto, con un piacevole mal di Grecia naviga per  isole elleniche, in quei sapori e colori a me tanto cari.
Insieme per un viaggio obbligato verso Cesena,  mi sono piacevolmente lasciato all'ascolto della storia della lettera nascosta in una piccola scatola.
Fuori i secondi.