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giovedì 11 dicembre 2014

Il mio Samurai









La cultura e la calma giapponese non mi appartengono, se non nei film.
Padri e figli che si abbracciano un paio di volte nella vita...
Io sarei stato degradato a lustratore di infradito da Samurai collezione autunno senza castagne.
Abbraccio i miei figli venti, trenta volte in una giornata.
Bello il film con Tom Cruise "L'Ultimo Samurai": protagonista un soldato bianco, Cruise, che catturato da un gruppo di Samurai, passa una stagione invernale con essi, avendo tempo e modo di conoscere la loro cultura, il loro vivere quotidiano, basato sulla perfezione,  diventa amico dell' Imperatore Katsumoto (e vissero felici e contenti a fare gare di judo).
Uomo Tradizionalista, ma di lunghe vedute e di grande apertura mentale nei confronti di altre culture.
Un vero Leader Guerriero.
Il mio Samurai, apprezza poco il social web, tanto meno le belle parole.
E' uomo concreto, di  sostanza. Anche quando gli si sono presentate gravi difficoltà , non ha ceduto di un passo, non un lamento, mai un accenno al vittimismo.
Non porto il resoconto nei dettagli perché so che non ama questo tipo di pubblicazioni.
E' sempre lì, da leader ogni giorno, nella sua impegnativa e difficile professione, senza dimenticare la parte più importante che è la famiglia. Se si piega, lo fa giusto per qualche esercizio nella palestra che frequenta.
Tempo fa gli regalai una  katana d'arredo, un piccolo gesto di affetto e di grande stima per uno spirito fin troppo indomito, anche quando dovrebbe venire a compromessi con la propria persona.
Di sorrisi sempre.








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