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martedì 24 dicembre 2013

Le Botte di fine anno

Vedo dalla foto su faccialibro che lunedì 23 alla Pugilistica Giulianova sono saliti sul ring tutti insieme e se le sono date per bene.

Non so cosa abbia organizzato Paolo ma ho contato almeno sei ragazzi con i guantoni.

Postati sul social come "le botte di fine anno" con ecchimosi e ammacchi in omaggio, per una insana scazzottata, di certo meno cruenta dei botti di fine anno.
Chissà Paolo in che forma assassina era, sempre generoso, ha elargito cazzotti in abbondanza  a chiunque ne abbia fatto richiesta, che non si dica che in questo piccolo tempio regni l'avarizia.

sabato 21 dicembre 2013

Ambiente Vero

20/12/2013
Cena pugilistiche riunite, partecipo con mio figlio di 4 anni.

Al mio arrivo caldissima accoglienza del Presidente della pugilistica Abruzzo, il Presidente dei Presidenti, i suoi sorrisi  sono tutti per il mio pargolo.

Arrivano i saluti e abbracci del Maestro, della moglie e dei pugili.
Inizia la cena in allegria ed intanto io, per tenere i ritmi, faccio circuiti appresso il mio ometto, a suo agio nel ruolo di trottola pestifera.

Sul finale mini lotteria organizzata dal fondatore dei Cuori Alti che ribadisce la Sua Destra.

Tra una portata e l'altra consegna di attestati e diplomi al più bello, al più brutto al più e quant'altro con risate, parodie ed emozioni vere.

Estrazione della lotteria con gadget avuti in dono da un ragazzo senegalese, al quale Cuore Alto ha dato un piccolo aiuto per Natale.

Ho scelto volutamente di non mettere nessun nome, poiché ci dovevate essere, queste cose, questi ambienti, andrebbero vissuti di persona, le narrazioni non renderebbero giustizia.
Mano di pietra ,cuore di burro, vincitori di marsupi e showman affettuosi, il prossimo anno spero di meritare anche io un diploma per non so cosa.

Buone Feste

venerdì 6 dicembre 2013

Le applicazioni di Jack

Jack Dempsey, campione mondiale dei massimi dal 1919 al 1926, è stato uno dei primi e uno dei pochi, a capire e studiare le applicazioni della Nobile Arte non solo sul ring,  ma nei conflitti della strada.

La difesa personale va di moda da diverso tempo ormai, le palestre sono piene di corsi al riguardo: sistemi israeliani, arti marziali russe, metodiche  militari, parasoli e schiacciazanzare.

Come in tutti i campi, esistono validi sistemi con buoni istruttori e cialtronerie dell'ultima ora con attestati, curriculum e certificazioni del paese dei balocchi.


Per essere  immediati e diretti, diamo per buono che ogni federazione sportiva sia provvista di buoni tecnici.
Passiamo alla nostra amata Boxe ed alla sua pratica fuori dal ring sportivo.

Senza presunzione alcuna,con molta umiltà e semplicità, tipici dell'ambiente pugilistico, posso affermare senza tanti fronzoli, che un buon pugile professionista o amatore che esso sia, ha già un bagaglio di self defense pari al 70, 80 %, il rimanente sono piccoli accorgimenti e lavori di lotta cui i pugili sono abituati solo in minima parte (clinch).

 




venerdì 22 novembre 2013

Pratica sincera

Esiste un segreto per imparare al meglio il pugilato: esercitare il più possibile le schivate, gli spostamenti, i jab, i ganci e i diretti. Tutti i giorni, o sempre,  per un numero non inferiore a quello vicino allo sfinimento. No, non sono deliri dettati dal fanatismo, solo la semplice, atavica, arte dei pugilatori.
Bisogna anche abituarsi a tenere la pressione dei colpi dei compagni di allenamento e degli avversari.








Non di rado, neofiti della boxe, a volte anche esperti di difesa personale o praticanti di arti marziali che non prevedono un minimo di contatto fisico, quando si trovano a fare sparring, non sono in grado di reggere la pressione dei colpi e anziché bloccare o schivare i colpi, in maniera poco nobile,  "offrono" la schiena.
Come  ribadito in un ormai film, " nella boxe si fa tutto al contrario, la gente comune rifugge il dolore, i pugili gli vanno incontro..."

Tranne casi eccezionali, non tutti sono predisposti ad affrontare il sintomo dolore dato dai guantoni di un compagno di allenamento.

A volte, mozzarelle e  scamorze a breve scadenza, più veloci  di lingua che di fatti, riferiscono vanti ed allenamenti riguardo la Nobile Arte che magari hanno visto solo nella loro bella fantasia.
Addirittura presunti anni di pratica, ridotti in realtà a pochi giorni di presenza, spesso da zavorre.

Inutile dirlo, il pugilato vero non è per tutti,  è per pochi, fascinosi folli che ci mettono la faccia in tutti i sensi.
E il segreto per apprenderlo al meglio, è quello di una pratica costante e sincera protratta nel tempo.

Unita ad uno spirito sorridente e come vuole il motto del pugilato giuliese, con Il Cuore Alto e l'ormone pronto.

Pugilato Vs

Meglio la pratica del pugilato o della kick boxing?
Boxe o arti marziali esotiche...?
I puristi della Nobile Arte inorridiscono al solo pensiero di accostare altre discipline da combattimento alla boxe.
All'atto pratico, molte palestre di sport da combattimento, offrono diverse discipline da praticare.
In genere troviamo pugilato, kick boxing, arti marziali filippine, giappo, cinesi, brasiliane...

L'utente finale sceglie l'arte più gradita da praticare in base alle ambizioni, attitudini fisiche e psicologiche.

Potrebbe sembrare un miscuglio male assemblato o  una trovata commerciale ed in effetti lo è, viviamo in tempi nei quali i servizi offerti hanno un prezzo.
Se si è in grado di offrire più servizi, si hanno più possibilità di guadagno.

Sono istruttore di krav maga e allenatore di boxe thailandese da diversi anni, ho partecipato a diversi stage di lotta, arti marziali filippine ed altro che non ricordo, eppure, il fascino che l'allenamento di pugilato esercita su di me non ha eguali.

La carica di endorfine e il pieno di buon umore che questa bellissima arte riesce a darmi è ineguagliabile.

L'evoluzione impone larghe vedute ed elasticità mentale, d'altro canto come si può criticare, o peggio condannare i puristi nelle loro tradizioni?

Buon Pugilato Vs!

mercoledì 17 aprile 2013

15 aprile 1973, Strano.

Allenamento Accademia Pugilistica Giulianova.
Paolo arriva in leggero ritardo, un gruppo di ragazzi ha anticipato il riscaldamento con una  corsa al mare.
Il tempo è favorevole, il sole del tardo pomeriggio chiama alla libertà degli spazi aperti.

Mi chiede di condurre il riscaldamento con i ragazzi rimasti insieme a me ad aspettarlo:
"poi mi lasci la parte tecnica."
E' la mia seconda conduzione di preparazione alle danze pugilistiche nella Palestra di Pugilato più bella del pianeta.
Nonostante io sia istruttore di altre discipline sportive con  sufficiente(?) esperienza con il "pubblico ginnasta" o aspirante tale, ammetto di sentirmi un po' a disagio nella palestra di Giulianova, probabilmente perché la passione e l'amore per il pugilato giuliese creato da Paolo  e Mastro Luciano, si sentono nella palestra, tanto quanto il sudore e la fatica che la disciplina richiede.

A volte, per fortuna,  si avverte un po' di senso di responsabilità quando si devono fare delle cose importanti.

Forse la giusta dose di imbarazzo e disagio, o forse solo tensione, un po' come agli esami importanti della vita, sono segno di rispetto e riconoscenza.

Stranamente, terminata la fase di riscaldamento mi tocca condurre la parte tecnica.

Strano.

Per chi non lo sapesse, potremmo avere terremoti, sirene uragani e tsunami, ma Paolo, mentre insegna i fondamenti della Nobile Arte, non si scompone un attimo e la concentrazione è da seduta operatoria.
Poi, mi vengono a dire delle discipline orientali...
Disciplina occidentale, disciplina del Pugilato Giuliese.

Paolo "non cura" la parte tecnica solo perché è sul ring...! Impegnato a fare 1500 riprese con tutti i ragazzi a turno.
Non resisto e salgo anche io per qualche minuto: le prendo da tutte le parti, Paolo mi richiama anche alla copertura in modo affettuoso; non vedo niente con il caschetto e lo lancio.
Il risultato è lo stesso: la media è di 10, 15 colpi a 4, 5.
La grinta e la tattica sono diverse.
L'unico complimento che mi sento di farmi è quello di saperle prendere,  qualche colpo amichevole e qualcuno poco più pesante, ma tutto accettabile, almeno per chi ha frequentato il ring non solo per moda.

Paolo, con il Cuore Alto, è un campione vero, grinta e fiato da ventenne, tattica da veterano.

Doccia.
Esco e saluto Luciano  in arrivo per turno agonisti, che mi riprende perché a suo dire, rido poco.
T.P

martedì 2 aprile 2013

Lavoro al sacco

"Il sacco pesante va colpito con tutta la potenza che avete: non fatelo oscillare  ma tentate di spaccarlo, solo così avrete un colpo da KO nelle lotte da strada". Jack Dempsey - campione del mondo dei pesi massimi.

Il sacco è stato ed è per molti artisti marziali ed atleti il  primo amore.
Anche dopo anni di pratica ogni artista marziale che rispetti , non può eliminare dal proprio programma di allenamento le sessioni al sacco.
Il sacco è un laboratorio di studio per l'atleta, che si ritrova libero di non sbagliare consapevole di avere un "compagno di allenamento" instancabile ed inattaccabile da dolore e paura.
Il tipo di allenamento svolto crea una sensazione di onnipotenza e benessere nell'atleta, grazie ad una liberazione massiccia di endorfine e  scarico di tensioni emotive...
Le metodiche di lavoro sono numerose e spaziano dalle sessioni tecniche, a quelle di potenza, velocità, resistenza...
Il sacco ha attraversato tempo e culture ed è rimasto strumento indispensabile per la pratica della Nobile Arte.

Agli atleti viene chiesto di lavorare in maniera realistica, con schivate, spostamenti e buona dose di fantasia nel considerare "eventuali reazioni  del partner penzolante".

Buon lavoro

lunedì 25 marzo 2013

Tre Riprese da due minuti

21 marzo 2013 Accademia Boxe Tortoreto.
Riscaldamento generale nella ampia palestra che ci ospita.
Si formano i gruppetti, qualcuno sale sul ring con ex pugili per fare le figure, altri si dedicano a sessioni di sacco.

Io ed un altro ragazzo ci avventuriamo in circuiti fatti di corse, balzi con utilizzi di vari attrezzi:
con mia grande sorpresa, la palestra di Tortoreto è fornita di borse bulgare: sacche di 8/12 kg piene di sabbia, con le quali si possono eseguire allenamenti  eccezionali.

Dopo mezz'ora circa, occhiata d'intesa con Davide e siamo pronti per tre round da due minuti l'uno.

Davide, impeccabile con la sua eccellente forma fisica e stile da pitbull mi pressa con ganci e montanti;
io con il mio stile simil-sfaticato gioco con qualche sinistro e giochetti di gambe.

Ci scaldiamo bene e diamo inizio ad un breve allenamento da manuale, non leghiamo mai, niente scorrettezze, niente lividi, tutti colpi bilanciati, soft, diretti al corpo ed alla fronte, senza nessuna intenzione cattiva.













Non è la cronaca dello sparring dei campioni del gelato con passeggiata sul corso, è il racconto di un allenamento sincero di due persone, che grazie a questa facciata del pugilato, fanno amicizia e nello spirito della disciplina, competono più che altro con con sé stessi.

Al termine mi giro un attimo verso il gruppo di aspiranti guidato da Paolo:
è lì, inflessibile con i suoi insegnamenti sui "dritti veloci e fanatici: "e torno subito a casa".
Neanche a lanciargli un terremoto addosso, continua la sua lezione certosina senza distrazioni, sbuffi o pause.

Altro giorno.
Ore 17.30 mi preparo per l'allenamento nella palestra più bella e puzzolente del pianeta : Accademia Pugilistica Giulianova.

T.P

lunedì 18 marzo 2013

Poesia

Una Poesia, una Trama di un racconto portato a cineforum di qualità, poche immagini tutte tangibili, che rappresentano la non comune sensibilità Artistica (e nel pugilato è elemento imprescindibile) di Taki. Grazie Amico Mio per il tuo "taccuino in cronaca" di una giornata che abbiamo voluta comunque nostra, nel nostro Stile un pò Folle ma Sincero. Non avrei saputo raccontar meglio...o forse sì..perchè anche questo è bello (il Pugilato vuole competivitàPoetica, motivazionale, comunque sempre Gioiosa)...son competivo anche in letteratura che racconti però solo Forti Uniche Emozioni. Alto il Cuore 

mercoledì 13 marzo 2013

Facce da Pugili

Quindici giorni fa insieme a Paolo (Di Cristofaro,Cuore Alto), mi reco alla selezione per aspiranti tecnici di pugilato  della regione abruzzo.
Il mio entusiasmo era basso a causa dei postumi della terza influenza stagionale, che comunque non è riuscita  a stendermi, ma mi ha tenuto lontano dagli allenamenti e dall'ambiente rude che adoro.





Presenti circa trenta aspiranti: quasi tutti facce da pugili vecchio stile, nasi storti, visi duri e segnati (dai match?), aria poco intellettuale, di chi le sa dare.
L'attesa non è breve, gli aspiranti tecnici della Nobile Arte, in ordine alfabetico, vengono chiamati per il colloquio selettivo.

Io e Paolo seduti con le schiene poggiate sul ring non regolamentare della palestra in attesa...
Paolo si alza, mi guarda con un sorriso di divertita complicità e infila i guantoni: "mentre aspettiamo facciamo uno scambio leggero, ti va?"

"Dici sul serio?!" ( non eravamo in abito da sera, ma la nostra tenuta non era da sparring).
Scambio soft, di pochi minuti, Paolo elegante e bravo con il sinistro, io un po' goffo (ancora sorpreso della proposta e ancora nella parte del malatino a riposo)
Bang-leggero: mi arriva un bel sinistro in bocca che mi lacera appena il labbro superiore e la mia visione cambia, meno goffo e affannato, inizio a muovere le gambe come il mio solito, mi rilasso e prendo parte al gioco per la manciata di secondi rimasti prima che Paolo vada al colloquio per la selezione FPI.

Il soft-cazzotto mi ha cambiato prospettiva, ora vedo che tra gli aspiranti ci sono un paio di ragazze ed almeno un terzetto di "sbarbatelli" facce d'angelo.
Qualche viso "duro" è rimasto (mica andavano via!)
E sinceramente non mi permetto di giudicare il livello intellettuale di chi non conosco e neanche mi interessa.
Le impressioni sono sempre soggettive e spesso errate quando gli umori sono strani.

Io stesso a volte dimentico che sono cresciuto in ambiente pugilistico e che quel giorno non saremmo andati ad una selezione di ballerini per la scala di Milano o le scalette di Giulianova Paese  , tanto meno ad un concorso per il libro del pacifista  dell'anno.






Lo ammetto, sono di parte, faccio il tifo per i pugili alla Nino Benvenuti, e  Sugar Ray Leonard, al Golden Boy Oscar De La Hoia...
Facce pulite e pugni letali, atleti primedonne, potenziali sciupafemmine, gente che ha reso la Noble Art più spettacolare di quello che è, creando eventi da cardiopalmo.
Conservo ritagli di vecchi quotidiani sportivi con cronache pugilistiche da prima pagina.
 Sogno ancora.

T.P


giovedì 7 marzo 2013

"Non devi sbadellare l'avversario"


"Non devi sbadellare l'avversario" Damiani, dall'angolo guida Russo

Il manager italiano è uno spettacolo nello spettacolo
Le sue indicazioni al pugile azzurro una lezione di pugilato

http://www.repubblica.it/2008/08/olimpiadi/servizi/pugilato-primi-turni/damiani-blob/damiani-blob.html

PECHINO - "Vai più sciolto... Vai più sciolto. Non puoi cercarlo sempre con quel gancio sinistro che lo vuoi sbadellare....

martedì 5 febbraio 2013

Ricordi da Canguro


Match novizi A di apertura per incontro clou della serata Caioni vs Stroh.
Angolo rosso Piccioni T. -Pugilistica Rosetana.
4 marzo 1989.


sabato 19 gennaio 2013

Lezione tecnica di Jack johnson

"Ora ascoltami bene, ciò che voglio insegnarti è la difesa, perché colpire è molto più facile, anche un bambino di due anni può farlo.
Tutti sanno menare la mani, ma quanti sanno difendersi?
Pochissimi.
Mai guardare la faccia del tuo avversario. Il tuo sguardo deve essere diretto al suo petto, a 10 centimetri dal mento.
I ganci cerca di fermarli con il taglio della della mano, possibilmente andadogli incontro con colpetti secchi, come a voler rompergli le braccia e rapidamente rientra con un colpo al mento.
Per una difesa più efficace, poi, devi tenere il sinistro a circa 30 centimetri dal corpo e il destro nascosto dietro il sinistro a 10 centimetri dal pollice sx in modo da non lasciar penetrare i colpi dell'avversario.
Se vuole colpirti deve forzatamente farlo per vie esterne. Ma seguendo questa tattica sarà (al 70%) battuto in partenza".

Da boxe ring marzo 2000

venerdì 18 gennaio 2013

Jack Johnson

" Voglio anche dirti che la boxe è lo sport più difficile, perché è il più completo anche se tanti non lo ammettono.
Per fare il pugilato ci vogliono molti requisiti:
intelligenza, furbizia, fantasia, fisico, costanza e coraggio.
Quest'ultimo non  troppo, perché il troppo coraggio fa lavorare poco l'intelligenza e c'è pericolo che al termine della carriera facendo la sottrazione risulterà che i colpi ricevuti sono più di quelli dati e allora sii certo che non troverai più la porta di casa".

J.J uno dei più grandi campioni dei pesi massimi di tutti i tempi, innovatore e studioso della Boxe.