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domenica 15 dicembre 2019

Il Mondiale con Maradona

Il pugile autentico, quello che magari non ha vinto nessun titolo, ma sa combattere, lo riconosci da come incassa, da come si muove, dalle posture con cui ti guarda e spesso, dal naso inopportuno.
A volte si ha la fortuna di incontrare gladiatori del ring senza neanche accorgersene, tanto poca è la notorietà  per i non addetti ai lavori.
Eppure, conservo con orgoglio i ritagli di giornale dei tempi in cui la Noble art era in prima pagina con Gianfranco Rosi, i fratelli Stecca, il peso massimo Francesco Damiani, Luigi Minchillo...
Il pugilato andava in onda in orari umani ed aveva una buona fetta di spettatori armati di birra e semi di zucca.

A vivere di troppi ricordi a volte ci si fa male più che a prender un diretto in bocca, ma il mondiale con Juan Martin Coggi chi lo scorda più:
pugile argentino, amico di Diego Armando Maradona, alla prima difesa del suo Titolo dei superleggeri al Palamaggetti di Roseto degli Abruzzi contro il coreano Sang-Ho Lee, che mise Ko al secondo round il 7 maggio del 1988.
Noi ragazzi abbiamo avuto modo di allenarci con le squadre dei due antagonisti e mai come allora, il palasport di Roseto ha richiamato così tante persone per una riunione pugilistica, complice quel campione argentino di calcio che elargiva autografi a iosa.
Una serata memorabile, piena di luci e aspettative come nei match di oltreoceano.
Per noi ragazzi del Maestro Goffredo, è stato un evento unico, che forse non avremmo mai più vissuto se non nei ricordi delle nostre balorde, romantiche cene.
Sulla costa il sogno continua, da Roseto, passando per Giulianova fino a Tortoreto.



Tulipano messenico