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mercoledì 13 marzo 2013

Facce da Pugili

Quindici giorni fa insieme a Paolo (Di Cristofaro,Cuore Alto), mi reco alla selezione per aspiranti tecnici di pugilato  della regione abruzzo.
Il mio entusiasmo era basso a causa dei postumi della terza influenza stagionale, che comunque non è riuscita  a stendermi, ma mi ha tenuto lontano dagli allenamenti e dall'ambiente rude che adoro.





Presenti circa trenta aspiranti: quasi tutti facce da pugili vecchio stile, nasi storti, visi duri e segnati (dai match?), aria poco intellettuale, di chi le sa dare.
L'attesa non è breve, gli aspiranti tecnici della Nobile Arte, in ordine alfabetico, vengono chiamati per il colloquio selettivo.

Io e Paolo seduti con le schiene poggiate sul ring non regolamentare della palestra in attesa...
Paolo si alza, mi guarda con un sorriso di divertita complicità e infila i guantoni: "mentre aspettiamo facciamo uno scambio leggero, ti va?"

"Dici sul serio?!" ( non eravamo in abito da sera, ma la nostra tenuta non era da sparring).
Scambio soft, di pochi minuti, Paolo elegante e bravo con il sinistro, io un po' goffo (ancora sorpreso della proposta e ancora nella parte del malatino a riposo)
Bang-leggero: mi arriva un bel sinistro in bocca che mi lacera appena il labbro superiore e la mia visione cambia, meno goffo e affannato, inizio a muovere le gambe come il mio solito, mi rilasso e prendo parte al gioco per la manciata di secondi rimasti prima che Paolo vada al colloquio per la selezione FPI.

Il soft-cazzotto mi ha cambiato prospettiva, ora vedo che tra gli aspiranti ci sono un paio di ragazze ed almeno un terzetto di "sbarbatelli" facce d'angelo.
Qualche viso "duro" è rimasto (mica andavano via!)
E sinceramente non mi permetto di giudicare il livello intellettuale di chi non conosco e neanche mi interessa.
Le impressioni sono sempre soggettive e spesso errate quando gli umori sono strani.

Io stesso a volte dimentico che sono cresciuto in ambiente pugilistico e che quel giorno non saremmo andati ad una selezione di ballerini per la scala di Milano o le scalette di Giulianova Paese  , tanto meno ad un concorso per il libro del pacifista  dell'anno.






Lo ammetto, sono di parte, faccio il tifo per i pugili alla Nino Benvenuti, e  Sugar Ray Leonard, al Golden Boy Oscar De La Hoia...
Facce pulite e pugni letali, atleti primedonne, potenziali sciupafemmine, gente che ha reso la Noble Art più spettacolare di quello che è, creando eventi da cardiopalmo.
Conservo ritagli di vecchi quotidiani sportivi con cronache pugilistiche da prima pagina.
 Sogno ancora.

T.P


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