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domenica 22 marzo 2015

Cutman








Le nostre pugilistiche non hanno un gran numero di professionisti al momento, arte dura, durissima
con poca certezza economica, neanche paragonabile a quella del calcio di bassi livelli, che garantisce ai suoi praticanti una sorta di paghetta mensile più che dignitosa.
Mancanza di vocazione, scarso interesse dei media e quindi di sponsor importanti, inoltre, a mio parere, una gestione forse datata e atavica rispetto ai tempi correnti, sono elementi che hanno relegato la Nobile Arte a ritaglietto della pagina finale dei quotidiani italiani.
Pochissimi sono gli atleti che riescono a conquistare l'attenzione della prima pagina, fedele solo agli dei del calcio.
Pur non avendo a disposizione gran materiale umano su cui lavorare, ci siamo avventurati nel fascinoso mondo degli "angeli custodi" dei pugili, di coloro che si occupano dei bendaggi prima degli incontri  e delle eventuali ferite  riportate tra un round e l'altro.
Unico movente la passione, nutrita dalla speranza di dover "assistere" futuri guerrieri della costa.
A parole sembra tutto semplice, in realtà, in 45 secondi bisogna sapere cosa fare ancor prima della pausa ed essere efficaci su ferite ed ematomi durante il brevissimo tempo che resta prima dell'inizio del round successivo, muovendosi in maniera assertiva nell' angolo dove è seduto l'atleta, tra il suo maestro ed il suo secondo.
Un vero intervento di urgenza che richiede molta manualità e buona preparazione teorica.

Ho avuto la fortuna di fare il mio primo bendaggio extra corso ad un vero maestro di bende e affini, anche se non di pugilato, un amico e collega di una precisione certosina.

Un altro tassello arricchisce  le nostre pugilistiche.

Aspettando gli antichi fasti, siamo pronti in tutti i sensi ad accudire i nostri Guerrieri.
Grazie Federico

www.cutman.it














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