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mercoledì 2 aprile 2014

Feroci

Appena finito di leggere il libro biografico di Mike Tyson.
All'apice della sua incredibile carriera, è diventato una macchina sforna-dollari da paura, chiunque gli girasse intorno, guadagnava carriole di dollari.
Grazie alla sua passione smisurata per donne e festini alcolici, di certo ne avrà combinata qualcuna.
Per finire poi, accusato di tentato stupro in quasi tutte le situazioni sociali.
Il buon ragazzo, di manica larga, come tutti quelli che non sono abituati a gestire tanti soldi, ad ogni accusa, ribatteva con mance da due, trecentomila dollari...
Infanzia difficile, passato turbolento in ragazzo di colore, campione del mondo dei pesi massimi di pugilato e gli ingredienti per definirlo cattivo, feroce, stupratore, immorale e quant'altro ci sono tutti.
In verità il ruolo da cattivo nel pugilato non è stata una sua scelta, gli è stata  suggerita  da Cus D'Amato, il suo padre e allenatore. Bianco.
Ma arrivare ad essere uno stupratore seriale mangiatore di donne,  sa di americanata.

Pochi giorni fa prendo il caffè con un caro amico, un combattente di razza. Nessuno sport praticato allo stato attuale, (è venuto senza risparmiarsi un po' di volte nella palestra più bella del mondo), ma le sue vicende personali e lavorative lo portano a combattere altrove, con regole diverse.
Ha circa 10 anni più di me e non siamo amici d'infanzia, non ci si frequenta neanche più di tanto.
Mi sembra in buona forma fisica, anche se il suo volto è stanco, segnato dagli innumerevoli spostamenti che fa per una ragione più che importante.
Pessima fama lo precede: violento, in possesso di armi, puttaniere.
Visto da vicino non mi sembra uno stinco di santo, più che puttaniere, come si dice da queste parti è un bel femminarolo,  credo abbia il porto d'armi e più che pacifico, un rissoso passionale con una caratteristica importante: una simpatia innata capace di tirare fuori sorrisi anche quando sono fuori posto.

Amico di infanzia di quel ragazzo dei Cuori Alti,  quello di una costanza inverosimile, di allenamenti sovrumani per i più, pieni di passione e lealtà, a tratti feroci. Nel Gesto Atletico.
Il Pugilato a Giulianova è fantasia e solidarietà,  momento di aggregazione anche fuori la palestra.
E' la storia non scritta di grandi Campioni che si allenano senza combattere sui ring ufficiali.

Forse, spesso la ferocia è per sentito dire.





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