Il prodotto finale, l'arte del tirare, incassare e schivare pugni, arriva dopo anni di allenamenti talmente belli e disumani, che a volte sembrano finzione cinematografica.
I giochi di gambe, gli addominali a testa in giù come pipistrelli, il saper usare tutto quel poco che vi è in palestra, o tutto quello che l'ambiente offre, spesso, si confonde con il mare, fluido, adattabile, irascibile e meraviglioso.
E l'aria torbida con le particelle di sudore che giocano anch'esse al pugilato, i sogni prendono forma nei guantoni maleodoranti e nei bendaggi sempre logori.
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