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martedì 26 gennaio 2016

Come L'Acqua di mare






"Sii informe, senza limiti come l'acqua".
Un "piccoletto", forse miope da quanto ho letto, alquanto cazzuto e fetente:
Bruce Lee.
Mi interesso di Arti Marziali orientali solo per cultura e buona dose di curiosità, i miei interessi volgono più sulle Arti Occidentali.
Eppure quest'uomo divenuto leggenda, pieno di passioni e inarrestabile, ha dato una svolta alle culture marzialiste e non solo, di tutto il Pianeta.
Ha saputo fondere senza esagerare, con una piacevole filosofia , le tradizioni dell'oriente con quelle d'occidente.
Da uno sparring uscito perdente, si rese conto che  troppo zen, senza allenamento specifico era ed è poco utile al combattimento reale.
Ha capito l'importanza  del pugilato occidentale: efficace ed immediato e ne ha fatto il suo modello di allenamento.
La praticità mi ha attirato da  sempre, più di ogni fantastica e fantasiosa teoria.
Semplice, duro,  disumano, contrario ai canoni della comune fisiologia, estremamente flessibile e adattabile, il pugilato come l'acqua.
Dai sudori, all'arte, al sociale, al volontariato e al cazzeggio.  Come l'acqua, il pugilato nostrano si spande, si adatta e si apre alle Olimpiadi giuliesi di Cuore Alto.
Troppo spesso la immaginiamo in un mare calmo al tramonto o in un pacifico laghetto, quando essa rappresenta anche i peggiori temporali e devastanti fiumi in piena.











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